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L’Italia: un Paese che crolla e non sa rialzarsi

Abbiamo ancora vivo in mente il crollo del ponte Morandi di Genova. Cose che riesce difficile immaginare in un Paese industrializzato come il nostro. Si fanno enormi progressi in tutti i settori: chimico, farmaceutico, aerospaziale e poi? Poi un ponte crolla perche non è stata fatta la dovuta manutenzione…

Crollano i ponti e crollano le nostre certezze

Già. Perchè il problema non è soltanto la tragedia di per se… Oltre a piangere le sfortunate vittime, comincia il gioco delle parti: chi doveva controllare? ogni quanto?
La gente comincia a farsi delle domande: saranno sicuri i nostri ponti?
Sui social comincia la “caccia al ponte”. Immagini di viadotti malandati, con gli scheletri in ferro a proteggere, malamente, il calcestruzzo.

Paura e indignazione.
Paura
Siate sinceri: chi di voi, al rientro dalle vacanze, passando sopra un viadotto, non ha pensato alla stabilità dello stesso?
Indignazione
E’ inimmaginabile che nel 2020 succedano cose del genere e che con tale noncuranza si “giochi” con la vita degli esseri umani.

Ecco perchè assieme ai ponti crollano anche le nostre certezze!

Quando un fatto di tale gravità si verifica, c’è sempre “il dopo”: la ricostruzione.
Anche su questo tema le speranze della gente italica vacillano.

A Genova le famiglie che dovranno abbandonare le loro case, dovrebbero essere “sistemate” in altri alloggi entro Natale. Speriamo bene!

Proprio oggi ricorre l’anniversario del tremendo sisma che colpì il centro Italia nel 2016.
Imparammo a scoprire nuovi, sfortunati comuni: Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Ussita.
Gelammo alla visione di quelle terribili immagini e piangemmo la morte di 292 persone.
Partecipammo al dolore dei sopravvissuti ed alla ricostruzione con donazioni di ogni tipo.

Cos’è cambiato in quei paesi due anni dopo? Su 17 progetti finanziati, uno solo è stato realizzato. Solo una casa su dieci è stata ricostruita. I fondi raccolti con gli sms solidali sono arrivati ma non vengono utilizzati!
E’ possibile tutto ciò in un Paese che si professa moderno?

In altre parti del mondo costruiscono ponti nel giro di 48 ore, da noi passano gli anni…
Intanto indignamoci, cerchiamo i colpevoli.

Presto qualche altra tragedia farà calare il sipario su Genova. E vai con le indignazioni social, con le accuse, con le solite domande di rito: <<si poteva evitare?>>

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