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Il mio Andrea è differente

Ieri, ultimo giorno al mare, decidiamo di passarlo interamente in spiaggia. Accanto al nostro ombrellone una famiglia nordica-italica che ha avuto la stessa nostra idea.
Puoi essre di Bolzano o di Pantelleria, poi avere l’ombrellone Burberry o quello avuto all’Eurospin con l’aggiunta di 1 euro, ma sotto l’ombrellone siamo tutti uguali…
Teli da mare dai colori sgargianti, crema solare protezione 50 con cui imburrare i bambini, set di giochi da spiaggia tra cui doppio secchiello, setaccio da cercatore d’oro del Klondike, 2 palette di cui una di ordinanza e una di Barbie trovata per caso in spiaggia e di cui ci si è subito appropriati in modo da aumentare la produttività tra i granelli, rastello a denti larghi ed innaffiatoio di Topolino. Immancabile Settimana enigmistica o libro last minute rimediato, a prezzo scontato, al primo Autogril… propio nel cestone accanto i CD con i migliori successi di Al Bano e Romina.

Fin qui tutto normale… Un parallelismo impressionante.
Poi è arrivato il momento del pranzo…

Il bimbo nordico, richiamato dalla madre, fa i capricci… non vuole uscire dall’acqua. E’ un bambino, vuole giocare…
Il mio Andrea E’ DIFFERENTE!
Appena Valeria fruga nella borsa e le sue dita toccano la carta per alimenti emettendo il consueto rumore, le orecchie di mio figlio captano il segnale e lui si presenta sotto l’ombrellone con la smania di chi non tocca cibo da anni e con la bava alla bocca da fare invidia ad un San Bernardo…
E mentre il vicino di ombrellone stende, sul telo mare, una tovaglietta a quadri abbinata all’ombrellone Burberry, Andrea gira in maniera smaniosa attorno all’ombrellone…

Il piccolo nord-italico tira fuori una rosetta con lattuga e pomodoro e comincia a dare piccoli morsi educati… Andrea afferra avidamente il filone con salame Milano e funghetti piccanti e comincia a sbranare la preda emettendo gemiti animaleschi. E poco importa se le mani sono ricoperte dalla crema solare protezione 50 mista a granelli di sabbia a rendere il pasto più cremoso e croccante…

La madre del bimbo nordico chiede al piccolo se avesse ancora fame e ad un cenno di assenso del figlio, gli porge mezza carota, giusto per colmare l’appetito rimasto… Mio figlio chiede il bis e, intanto, guarda con fare sospetto il panino del fratellino…

Domanda: ma la legge ammette che dei genitori, diano una carota come “fine pasto” ad un figlio? Sono ammesse queste cose in Sicilia? Che esempio danno i genitori? Passi per la rosetta con lattuga e pomodoro… ma la carota no!!!

Un giorno vi racconterò cosa ho mangiato io sotto l’ombrellone…

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