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Renzi VS Zingaretti. Il duello

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La recente crisi di governo ha portato alla ribalta, prepotentemente, il Matteo di sinistra anche se, a sinistra, c’è un segretario che la dovrebbe rappresentare…

Pur non amando particolarmente il Fonzie fiorentino, devo ammettere che è un paio di spanne sopra il credente, felpista, selfista, dj, Capitano, ed il timido e spaesato grillino entrambi vicepremier. Non mi ha sorpreso la conferenza stampa lampo convocata appena si è avuto il sentore della crisi e ne ho apprezzato la dialettica politica che, chiaramente, non ha nulla a che vedere con quello a cui siamo stati abituati negli ultimi mesi (non entro, ovviamente, nel merito dell’attività politica svolta dai tre personaggi…).

Ma, come detto sopra, la sinistra ha (almeno sulla carta) un segretario “ufficiale”, riconosciuto e certificato: Zingaretti.
Che impressione mi hanno fatto entrambi in questa porzione di crisi?

RENZI
Lui è arrivato in conferenza stampa pre crisi spavaldo, con passo veloce e sicuro. Chissà da quanto tempo aspettava questo momento…

Ha cominciato a parlare a ruota libera come lui solo sa fare cancellando in solo momento tutti i post del Capitano tra spiagge affollate e ruspe in azione. Anche le risposte date ai giornalisti sono state un esempio di dialettica sfrontata, sfottente al punto giusto, ma sempre al limite del rispetto dell’interlocutore.

Il discorso post crisi, poi è stato la ciliegina sulla torta. Un discorso alla Renzi con toni a volte pacati, a volte esasperati, con riferimenti sentimentali e con guanto di sfida verso il Capitano decaduto. Immancabili le battute auto ironiche che lo hanno sempre contraddistinto. Lui che fa una battuta British e poi guarda, vanaglorioso, il sorrisetto a denti stretti dei vicini di posto come per dire: <<piaciuta questa? bella vero? Dai, ditelo: vi sono mancato!>>

ZINGARETTI
Lui non è fatto per stare in prima linea. Ce lo vedete nei panni di Leonida gridare incazzato: <<Questa è Sparta!>>? No, non ce la fa proprio.
Lui ha dei toni morbidi, non è quello che sguaina la spada, al massimo ti regge il fodero.
Zingaretti è un amicone.
Zingaretti è uno di quelli che ti porteresti alla scampagnata del primo Maggio. Quello che appena arrivato in campagna, con l’immancabile camicia a quadri da boscaiolo, comincia ad accendere il barbeque. Quello che a tavola inizia il brindisi con l’immancabile rima: <<Questo vino è bello e fino lo beviamo alla faccia di Renzino>>. Calici al vento e applausi!
Zingaretti lo vedo così.

Nonostante le rassicurazioni di parte, prevedo un PD spaccato.
Dove sta la novità direte voi?

Questo è il PD!!! (sempre per citare Leonida nel film 300)

 

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